
Con la Liegi Bastogne Liegi si è conclusa la prima parte della stagione e si avvia quella delle grandi corse a tappe. Il Giro è alle porte, il via venerdì 6 maggio dai Paesi Bassi. Bilanci? A me la corsa che è rimasta più addosso, che mi ha fatto entusiasmare da farmi urlare nel commento insieme a Salvo su Eurosport è stata Il Giro delle Fiandre. Peter Sagan se l’è guadagnata metro su metro, muro su muro, pietra su pietra. Delle “Classiche Monumento” è stata la più entusiasmante, non posso dire che la Sanremo sia stata noiosa, come alcuni hanno definito la “Classica di Primavera” ma Demare non è certamente il corridore che ti dà il brivido quando parte. La Roubaix vinta dal buon Hayman l’avrei goduta i massimi avesse vinto Tom Boonen, per carità onore all’australiano, ma la storica cinquina alla portata di Tom mi avrebbe fatto battere di più il cuore. La Liegi corsa ieri è stata caratterizzata dal meteo. Giornata freddissima, tipica corsa da Belgio con continui ribaltamenti atmosferici. Neve sulle Coté e squarci di sole fortunatamente anche all’arrivo. Ha vinto un olandese, Wouter Poels, uno che con il freddo e le cattive condizioni meteo ci va a nozze. Pieno merito a lui e la sua squadra (Sky) ma per come si è svolta la “Decana” non si può dire che abbia entusiasmato gli animi dei tanti tifosi che aspettavano soprattutto Valverde il grande battuto di giornata.